IN MEMORIA DI SOUMALIA SACKO

Nelle campagne foggiane oggi, nel giorno della Festa della Repubblica, si terrà la cerimonia in ricordo di Soumaila Sacko, il bracciante ucciso tre anni fa con una fucilata alla testa da Antonio Ponteriero.

La “colpa” di Soumalia è quella di aver cercato di prelevare alcune lamiere di copertura abbandonate che poi sarebbero servite per sistemare la sua baracca ma il suo assassino considerava “roba sua” quelle lamiere e il terreno, usato dalle mafie come discarica di veleni, su cui poggiavano.

Soumalia era un lavoratore con un regolare permesso di soggiorno ma come molti altri veniva sfruttato, come molti altri viveva sotto una baracca, come molti altri era invisibile.

Emarginazione, discriminazione, violenza, precarierà di vita e scarse condizioni sanitare: è questa la drammatica situazione dei braccianti stranieri in Italia.

Oggi ricordiamo Soumalia e le sue lotte per la giustizia sociale contro lo sfruttamento e l’indifferenza, domani continueremo la ricerca della verità e della giustizia per lui, per noi e per tutti gli invisibili.

credit immagine copertina: Vignetta di Mauro Biani

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